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GLI STRUMENTI DEL SOMMELIER

Segno grafico 19/11/2024

Vi sarà capitato almeno una volta nella vita di partecipare ad una degustazione guidata o degustazione tecnica condotta da un sommelier.

Avete quindi visto strumenti più o meno conosciuti e magari qualcuno vi ha incuriosito più di altri.

Vediamone insieme alcuni e iI loro utilizzo:

Cavatappi:

Ne esistono di svariate forme ed utilizzi, dal più comune che quasi tutti abbiamo a casa, a quelli più stravaganti. Il classico cavatappi a leve con struttura autocentrante è il più diffuso nelle nostre case ma il meno utilizzato dai professionisti, che gli preferiscono il cavatappi professionale dotato di un coltellino tagliacapsula, spirale e leva doppia o singola per l'estrazone del tappo. Il tagliacapsula può essere anche integrato nel manico del cavatappi stesso. Esistono poi i cavatappi a lame È l'apribottiglie essenziale che consente di aprire la bottiglia delicatamente senza danneggiare il tappo (usato principalmente per bottiglie di vecchie annate). Finiamo poi questa piccola carrellata con i cavatappi elettrici e quelli a muro (hanno lo stesso funzionamento dei precedenti ma il meccanismo è elettrico oppure si trovano appesi alla parete).

 

Sputacchiere:

Sì, lo sappiamo "sputacchiera" è un termine poco simpatico e ad alcuni fa proprio ribrezzo. Chiamata anche "svuotavino" (spittoon in inglese o crachoir in francese), serve a sputare il vino degustato e a svuotare il bicchiere finita la degustazione dello stesso. Ma perché si sputa il vino? Ovviamente questa tecnica è utilizzata principalmente dai professionisti: dovendo assaggiare una quantità di vini importante nella stessa degustazione, berli tutti sarebbe alquanto pericoloso e si rischierebbe di ritrovarsi completamente ubriachi. Quindi se ne apprezzano e valutano gli aromi, le note e le sfumature e poi si sputa quel che rimane (per chi non è del mestiere questo gesto è alquanto curioso).

 

Decanter:

In vetro o in cristallo, grazie alla sua particolare forma (nei modelli più classici) serve a far decantare il vino; in particolare, nei vini invecchiati serve per separare i sedimenti, mentre nei vini più giovani favorisce l'ossigenazione, esaltando tutti i profumi e gli aromi. Attualmente in commercio ne esistono di svariate forme quindi potete sbizzarrirvi a cercare la vostra preferita. Ovviamente va attentamente pulito dopo ogni utilizzo: per i modelli più classici esistono in commercio spazzole adatte all'uso oppure possono essere utilizzate apposite perle di acciaio inossidabile che rimuovono sporco, residui, sedimento e macchie dall’interno del decanter.

 

Portaghiaccio:

Chiamate anche glacettes, vengono usate soprattutto nelle manifestazioni dove i vini bianchi non possono essere tenuti al fresco. Se da una parte aiutano, hanno lo svantaggio di non riuscire a controllare bene la temperatura di servizio dei vini. Inoltre, il ghiaccio sciogliendosi crea acqua ed è necessario munirsi di un panno per asciugare la bottiglia una volta estratta. Per queste situazioni conviene munirsi di un raffredda bottiglie da banco che evita il problema del gocciolamento. A casa consigliamo il raffreddabottiglie singolo da tenere in freezer (oppure le gelette, sempre con una parte da tenere in freezer).

 

Bicchieri:

Sembrano un oggetto scontato ma sono importantissimi: Innanzitutto devono essere trasparenti per poter valutare visivamente il colore del vino, possibilmente devono avere una forma adatta al vino che si sta degustando e soprattutto devono essere privi di odori che andrebbero ad inficiare gli aromi del vino (detersivo per piatti, odore dei cartoni dove vengono conservati, odore di 'chiuso', ecc.). Uno dei principali problemi è l'odore di uovo, che lascia strascichi 'sulfurei' nei bicchieri. Prima di ogni degustazione occorre controllare molto bene che i vostri bicchieri siano privi di macchie e odori. Esistono specifici bicchieri standard per la degustazione chiamati ISO. Unica eccezione ai bicchieri trasparenti è quella della degustazione alla cieca: in questo caso spesso vengono utilizzati bicchieri neri in modo da celare il colore del vino.

 

Tastevin:

Si tratta di un piccolo contenitore in argento o metallo argentato Usato per la degustazione del vino, oggi è un oggetto puramente simbolico, portato al collo tuttora dagli appartenenti ad una determinata associazione di sommelier. Ai giorni nostri ha perso la sua funzione principale: in passato era uno strumento di lavoro di chiunque fosse connesso al mercato vinicolo; facilmente trasportabile e infrangibile, consentiva un rapido apprezzamento del colore del vino e una rapida ossigenazione.

 

 

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